Tra fine Ottocento ed inizio Novecento si assiste ad una svolta epocale definita "Crisi dei fondamenti dell'uomo e della realtà".

L'uomo entra in crisi e perde le sue certezze. Si assiste, infatti, a molteplici cambiamenti che segnano il passaggio dall'uomo moderno all'uomo contemporaneo.

Intellettuali ed artisti denunciano la crisi delle categorie tradizionali e del senso della vita individuale. L'idea di progresso subisce una critica radicale che va ad incidere sui diversi campi del sapere a partire da quello filosofico e scientifico fino ad arrivare a quello letterario, artistico e musicale.

Un esempio è dato dal pianista Arrigo Cappelletti in ambito musicale. Egli, con un passato da docente nelle Scuola Superiori, afferma che l'improvvisazione crea ed intenziona in tempo reale un numero infinito di forme che non sono date in maniera razionale, ma emergono in maniera naturale nel corso del processo. "Benvenuti nel mondo della filosofia del Jazz!". Oggi questo genere musicale, insieme alla destrutturazione artistica in genere, riesce a rendere la filosofia più immediata e comprensibile ed avvicinare gli studenti alla comprensione di autori come Marx, Nietzsche e Freud che si sono guadagnati l'etichetta di "Maestri del sospetto", da Paul Ricoeur, per aver messo, questi autori, sotto accusa la realtà e tutti i suoi fondamenti. I tre maestri del sospetto, con le loro opere ed azioni, hanno compiuto una vera rivoluzione metodologica, insistendo sul fatto che la realtà non può essere interamente compresa e colta dalla ragione.

E' iniziata così una "nuova visione del mondo" ovvero una nuova Weltanschauung.

Nel pensiero Nietzscheiano, infatti, l'idea di verità acquista un nuovo significato nel senso che essa non è più descrizione oggettiva della realtà.

La rinuncia alla razionalità consente, così, di riaffermare gli impulsi vitali dionisiaci, per mezzo dei quali l'oltreuomo è libero di manifestare il proprio "si" alla vita.