LA SCUOLA RIESCE AD INTEGRARE? riflessioni sull'inclusione a cura dell'allieva Francesca Caiazzo di IIIH

26.06.2018

  • Prima di parlare di integrazione scolastica bisognerebbe, innanzitutto capire cosa si intende con questo termine spesso utilizzato in maniera impropria. Dovrebbe riguardare un processo grazie al quale si stabilisce un rapporto con le diverse identità in un unico contesto, privo ovviamente di discriminazione. La Scuola è, senza alcun dubbio, partecipe di questo processo. Il suo compito è aiutare ogni allievo della classe a sentirsi parte integrante di un gruppo. Ciò non accade, solitamente, a causa di diversi fattori come il temperamento del singolo, la presenza di deficit fisici o psichici ed il contesto culturale. Accade spesso che molti docenti ed allievi vedono ragazzi stranieri o con deficit come un problema in merito ai problemi conoscitivi e comunicativi ma in realtà non dovrebbero essere vissuti in questo modo. Il processo di inclusione è difficile e molto impegnativo e richiede la partecipazione di tutti gli attori del contesto di riferimento. Inizialmente la scuola prevedeva classi differenti per gli allievi con diversa abilità chiamate "classi speciali". Fortunatamente adesso il discorso è completamente diverso. Si prevede l'inserimento nelle classi comuni perché l'allievo "problematico" viene individuato come una ricchezza anche per gli altri e può costituire un'opportunità e un'occasione di cambiamento. Non è sempre facile realizzare questo delicato processo con risultati positivi. Talvolta i diritti di questi ragazzi vengono disattesi. Bisognerebbe intendere la Scuola non solo come istituzione volta prevalentemente all'apprendimento delle varie discipline ma dovrebbe essere intesa soprattutto come un mezzo , attraverso il quale, gli allievi tutti possano riuscire ad acquisire educazione alla diversità e valori morali per diventare esseri sociali consapevoli. La Scuola potrà mai essere in grado ed avere gli strumenti per riuscire pienamente ad includere ? Se nel tempo ci sono stati molti cambiamenti con leggi specifiche per la salvaguardia degli allievi con particolari fragilità probabilmente la speranza di un futuro migliore non resterebbe solo un'illusoria utopia...........

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